Discalculia
Codici e definizioni
Nella diagnosi di discalculia, definita come “disturbo specifico delle abilità aritmetiche, troviamo il riferimento al codice ICD10 F81.2.
Perché possa essere definita una diagnosi di discalculia deve essere rilevata una compromissione specifica non spiegabile in base ad un ritardo mentale, ad una istruzione scolastica inadeguata o ad altri fattori esterni. Il disturbo è caratterizzato da prestazioni inferiori a quanto atteso in base all’età del soggetto in ordine di rapidità o correttezza; la diagnosi viene di norma effettuata al termine della classe terza primaria e le prestazioni vengono misurate somministrando dei test standardizzati.
In particolare, le difficoltà aritmetiche si possono manifestare in diversi modi:
- incapacità di comprendere i concetti di base di particolari operazioni,
- mancanza di comprensione dei termini o dei segni matematici,
- mancato riconoscimento dei simboli numerici e imprecisioni nel leggere e scrivere i numeri,
- difficoltà ad allineare correttamente i numeri o ad inserire decimali (proprietà posizionali delle cifre),
- difficoltà ad attuare le manipolazioni aritmetiche standard,
- difficoltà nel conteggio in avanti e indietro e nell’apprendimento delle tabelline,
- difficoltà nel leggere e scrivere correttamente i numeri,
- riconoscere la quantità a colpo d’occhio (subitizing), e comparare quantità,
- difficoltà a riconoscere la pertinenza dei numeri rispetto al problema aritmetico che si sta considerando.
Fonti per approfondire: - Classificazione ICD-10 - Cornoldi, C. (Ed.). (2007). Difficoltà e disturbi dell'apprendimento. Bologna. Il mulino. - Annali della Pubblica Istruzione (2010). La dislessia e i disturbi specifici di apprendimento. Teoria e prassi in una prospettiva inclusiva. - Le guide Erickson (2013). Dislessia e altri DSA a scuola. Strategie efficaci per gli insegnanti. Trento. Edizioni Centro studi Erickson. - Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento.