Studiare la matematica: da bruco o da cavalletta?

C’è chi affronta i problemi matematici passo dopo passo e chi usa l’intuito: Steve Chin individua due “stili” e li chiama ‘bruco’ e ‘cavalletta’. Due stili diversi da capire e da integrare per aiutare davvero gli studenti.

Steve Chin ha dedicato molti anni allo studio degli stili cognitivi in matematica, ha indagato come diversi individui affrontano i problemi e i compiti matematici. Chin identifica due stili distinti: lo stile “Inchworm” (bruco) e lo stile “Grasshopper” (cavalletta). Quali sono i punti di forza e debolezza di questi modi di pensare ai compiti matematici? Quali sono le strategie da utilizzare per aiutare gli studenti?

Lo studente-bruco

Lo studente-bruco procede con cautela, affrontando un’informazione alla volta. Questo stile si caratterizza per l’importanza attribuita all’ordine e alle procedure. Gli studenti che seguono questo approccio tendono ad essere metodici e attenti ai dettagli, riescono a costruire solide basi per la comprensione; anche se procedono lentamente. Chin ci spiega, infatti, che lo stile “Inchworm”, si caratterizza per un approccio preciso, dettagliato e metodico ai problemi matematici. Gli individui che adottano questo stile tendono a seguire procedure sequenziali e rigorose, attribuiscono grande importanza all’ordine e alla precisione. Questo approccio metodico aiuta a costruire una comprensione solida e dettagliata dei concetti matematici, permettendo di risolvere problemi con un alto grado di accuratezza.

Lo studente-cavalletta

Dall’altra parte, lo studente-cavalletta elabora le informazioni in modo più disordinato e imprevedibile. Steve Chin sottolinea che lo stile “Grasshopper” si focalizza sulla visione d’insieme e sull’acquisizione di un’idea approssimativa della risposta. Questo stile è caratterizzato da approcci flessibili e creativi, che consentono di affrontare i problemi con una mentalità aperta. La stima è una competenza naturale per chi segue lo stile “Grasshopper”, essa permette di trovare soluzioni approssimative rapidamente e con una certa facilità.

Incoraggiare l’utilizzo delle diverse strategie individuate da Chin è di aiuto per tutti gli studenti.

Alcune Strategie di Supporto per gli studenti in difficoltà

  • Valorizzare le competenze e le caratteristiche presenti: non importa essere bruco o cavalletta, è importante sfruttare i punti di forza presenti e potenziare le strategie non ancora dominate.
  • Partire dalle conoscenze del bambino: i bambini non hanno una mente a “tabula rasa”, possiedono esperienze e conoscenze fin da piccoli.
  • Favorire l’utilizzo di entrambi gli approcci o “stili” in tutti i bambini.
  • Sostenere il subitizing e la rappresentazione mentale delle dita: I bambini vanno incoraggiati ad utilizzare le dita, nell’età prescolare è importante favorire giochi che rafforzino la rappresentazione mentale delle dita.
  • Insegnare il linguaggio matematico: verificare la reale comprensione dei termini specifici, presentandoli senza rinunciare anche a spiegazioni più semplici, derivanti dal linguaggio quotidiano.
  • Verbalizzazione delle operazioni: Incoraggiare gli studenti a descrivere verbalmente ogni passo mentre lo eseguono.
  • Creazione di schemi procedurali: Costruire schemi che possono essere facilmente consultati e riutilizzati.
  • Insegnare l’uso di strumenti compensativi: Non basta concederne l’uso, dobbiamo verificare l’utilità e la capacità di utilizzo dei ragazzi.

Per approfondire:

AA. VV (2017) Discalculia e altre difficoltà in aritmetica a scuola. Strategie efficaci per gli insegnanti Le guide Trento, Centro studi Erickson pag. 74

https://www.stevechinn.co.uk

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