Creatività e apprendimento: la spirale dell’apprendimento creativo
La creatività è una capacità che tutti possono sviluppare, indipendentemente dall’età o dall’ambiente. Tuttavia, esistono alcuni luoghi comuni e idee errate che possono indurre a pensare di non essere creativi.
Creatività e Genialità È opinione comune che la creatività appartenga esclusivamente agli artisti e ai geni, individui eccentrici e irripetibili.
Creatività e Infanzia Spesso si associa la creatività ai bambini, noti per la loro capacità di sognare e immaginare. Con l’avanzare dell’età, si ritiene che questa dote venga soppiantata dalla razionalità.
Creatività e Attività creative C’è chi sostiene che la creatività si manifesti solo in certe attività, mentre in altre sembri impossibile esprimerla: ad esempio la creatività può essere considerata appannaggio delle materie artistiche e non di quelle scientifiche (è proprio così? direi di no)
Creatività e Spontaneità Si pensa comunemente che la creatività affiori spontaneamente, senza la necessità di alcuna preparazione.

In realtà, la creatività può essere potenziata e allenata. Essa coinvolge processi cognitivi ed emotivi, come il pensiero divergente e convergente, l’immaginazione, le emozioni, la conoscenza, l’intuizione e la realtà.
Sviluppare la creatività
Apprendimento, gioco e creatività sono strettamente uniti tra loro. Mitchel Resnick ha proposto la teoria della “spirale dell’apprendimento creativo”: egli suggerisce di utilizzare le strategie dei bambini che iniziano immaginando un oggetto o una situazione, proseguono creando ciò che hanno immaginato e poi lo sperimentano attraverso il gioco. Resnick immagina la spirale dell’apprendimento creativo in una scuola dell’infanzia e ne delinea le fasi:
- Immaginare. i bambini iniziano il percorso creativo nell’immaginazione. come sarà il robot? chi guiderà il razzo spaziale?;
- Creare. Le idee immaginate, sono tradotte in azioni cioè nella costruzione del robot o del razzo e della storia che li accompagna;
- Giocare. I bambini utilizzano le loro creazioni, ci giocano, aggiungono particolari;
- Condividere. Mentre giocano condividono con gli altri, alcuni bambini aggiungono dettagli alla storia, altri completano l’invenzione;
- Riflettere. Quando il gioco crolla o si rompe l’insegnante ha il compito di aiutare i bambini a riflettere e a trovare altre soluzioni. Dalla riflessione nasce nuova immaginazione e così via.
Resnick ha adottato la spirale della creatività all’interno del dottorato al MIT Media Lab, dove gli studenti si occupano di sviluppo di progetti basati sull’uso creativo delle tecnologie. Nel laboratorio gli studenti del MIT sono stati invitati a creare rapidamente i prototipi immaginati, a condividerli, a riflettere su quanto imparato, immaginando poi una versione migliorata in una spirale continua. (Nel 2007 il laboratorio del MIT ha lanciato il tool di programmazione visuale Scratch; non a caso il sito riporta “Imagine, Program, Share”).

Non dobbiamo dimenticare che il gioco è un potente stimolo per la creatività e l’apprendimento. Attraverso la libera esplorazione e la sperimentazione, il gioco favorisce lo sviluppo del pensiero divergente, essenziale per affrontare le sfide e acquisire nuove conoscenze.
La creatività può essere stimolata e sviluppata anche tramite metodologie come il problem solving e il brainstorming. Queste tecniche consentono alle persone di generare e condividere idee relative a un problema, senza censure, utilizzando fantasia e immaginazione.
Per approfondire
M. Resnick, (2018) Come i bambini: Immagina, Crea, Gioca E Condividi. Coltivare la creatività con il Lifelong Kindergarten del MIT. Trento, Edizioni Centro Studi Erickson